In viaggio, una sera fangosa, ho iniziato a parlare per caso con un viaggiatore amante della fotografia di Instagram e di come ottenere un verified account, ovvero un account verificato: la nota spunta blu accanto al propio nome. Non ho mai nutrito particolare interesse per la cosa ma sembrava essere molto importante per lui.
Effettivamente attorno alla verifica dell’account di Instagram esiste un vero e proprio mercato: fino a qualche tempo fa alcuni dipendenti di Instagram vendevano senza troppo ritegno la possibilità di verificare il profilo. Oggi Facebook ha stretto i controlli e ne ha licenziati alcuni, ma pare esista ancora un mercato nero. La verifica di un account può costare dalle poche centinaia alle migliaia di dollari. Tutto senza garanzie. Mica male per un dipendente infedele.
Incuriosito dalla nostra conversazione ho fatto qualche ricerca online per capirne di più. Ne ho sentito parlare tante volte ma, essendo una cosa verso cui nutro poco interesse, non ho mai approfondito particolarmente. Mi si è aperto un mondo. Decine e decine di società promettono, tutte rigorosamente senza garanzie, di farti ottenere l’agognata spunta blu. Chiaramente dietro compenso. Ci ho provato anche io, ecco la mia esperienza.
Quale sito usare per farsi verificare su Instagram
Ho iniziato la mia ricerca su Google cercando il modo per proporre il mio caso a Instagram ma sembra, a differenza di Facebook e Twitter, che la cosa non sia possibile. La verifica dell’account avviene solamente su invito, o quasi. Infatti alcune agenzie di comunicazione e relazione con la stampa hanno un portale da cui poter segnalare i VIP, le personalità che a loro parere Instagram dovrebbe verificare. Il tutto assieme ad un dettagliato fascicolo in PDF in cui sostenere il caso. Ecco trovato il loophole del sistema. Diversi attori online propongono di costruire il tuo caso. Ne ho scelto uno che avesse recensioni positive online e che, lo ammetto, costasse relativamente poco.
Non spiegherò qui chi ho utilizzato perché l’obiettivo di questo articolo non è offrire un tutorial ma raccontare la mia esperienza.
Quanti follower servono per farsi verificare
Qui iniziamo ad entrare nell’opinionismo più assoluto: Instagram non dichiara alcuna regola e sul web ognuno ha la sua teoria, indipendentemente dalle competenze. Posso dire che un limite di follower, se c’è, è minimo: ho visto account verificati con poche centinaia di follower anche se la tendenza è che gli account verificati siano abbastanza popolari; non se se però questa sia causa, effetto o semplice self selection, selezione avversa.
Per la cronaca il mio profilo Instagram claudio.raimondi ha principalmente foto dei miei viaggi e qualche estremamente sporadica foto che faccio nella mia vita da non viaggiatore. All’inizio dell’esperimento contava 182 followers. Non esattamente Chiara Ferragni.
Cosa fare per farsi verificare
Individuato il partner di questa avventura in un’azienda americana che si occupa esclusivamente di verificare account su Instagram ho iniziato il processo di verifica. Un paio di click e purtroppo sono risultato non compatibile, non avendo il mio profilo tutti i requisiti che secondo loro aumentano le possibilità di farsi verificare.
Ci sono quattro criteri che richiedevano per proseguire:
- avere almeno 1000 follower,
- avere ottenuto 250 like medi per post per ultimi 6 post
- avere una media di 5 commenti a post per gli ultimi 6 post
- avere un rapporto followers/follow sano.
Di tutte quelle sopra l’unico criterio che il mio profilo incontrava era il quarto (182 followers, 26 followed). Peccato fosse l’unico non a pagamento. Per tutti gli altri invece sarebbero stati in grado di aiutarmi dietro compenso.
Comprare followers su Instagram
La prima cosa da fare è stata comprare follower per raggiungere il numero minimo per proseguire. Il pacchetto più piccolo che mi permettesse di raggiungere i 1000 follower… era quello da 1000 follower. Sono finito a comprarne 1200 grazie ad un ottimo upsell durante il checkout, per essere tranquilli. Costo: 19 dollari.
Ottenere like su Instagram
Secondo criterio i like. Essendo il mio account un account da 20 like a post, arrivare a 250 sembrava un’impresa non fattibile in breve tempo. Anche qui, tramite piccolo pagamento con PayPal, il problema si è risolto: il pacchetto più piccolo acquistabile, che è quello che ho scelto, era di 250 like per i successivi 30 post. Detto fatto. Avrei dovuto solamente scrivere altri 6 post, per avere i post necessari con almeno 250 like, ma questo non sarebbe stato un problema. Essendo in viaggio la mia attività era relativamente frequente. Costo: 21.25 dollari.
Aumentare i commenti su Instagram
Ovviamente non era finita qui. Mancavano i commenti. L’engagement sul mio account non è ai livelli che servirebbero. Niente paura: 30 commenti per 3.39 dollari. Costo: 6.78 dollari (l’ho fatto 2 volte).
Ottenere un Instagram Verified Account (la spunta blu)
Finalmente era ora di procedere a verificare il mio account. Senza quasi rendermene conto, utilizzando un’altalenante connessione Wi-Fi ugandese rigorosamente in VPN, non si sa mai, mi sono ritrovato con il mio account allineato ai requisiti minimi richiesti e pronto ad iniziare il processo per ottenere il badge blu che indica gli account verificati (e con 47.03 dollari in meno).
Il processo di verifica è iniziato con un altro pagamento PayPal: 129 dollari per il servizio all inclusive. Per dovere di cronaca il servizio basic costava 30 dollari in meno e prevedeva gli stessi servizi al netto dell’invio della pratica ad Instagram. Non l’ho scelto per ovvi motivi.
Dopo circa 72 ore dal pagamento ho ricevuto una mail da Matt, la persona che mi avrebbe aiutato a costruire il caso, con qualche richiesta:
- confermare il mio nome account di Instagram (evidentemente non voleva sbagliare, grazie Matt per la precauzione);
- inviare un elenco di articoli online che parlano di me. Online c’è qualche intervista fatta per lavoro, gli ho inviato alcune URL. Pare che questo step comunque non fosse obbligatorio;
- specificare cosa io faccia nella vita e per cosa potrebbero conoscermi le persone (cito testualmente);
- segnalare cosa renda il mio profilo Instagram speciale. Sì ha usato la parola speciale;
- inviare una breve spiegazione del perché a parer mio il mio account Instagram avrebbe dovuto essere verificato.
Sugli ultimi due punti devo dire ho avuto qualche difficoltà. Non sapevo bene cosa scrivere ma ho buttato giù qualche riga ugualmente.
Inviata la mail con tutte le risposte Matt si è preso 5 giorni lavorativi di tempo per scrivere un documento che sostenesse il mio caso, che mi invierà successivamente per revisione prima di inviarlo a Facebook, e per comporre due articoli su di me su un blog privato e su Medium. Per cercare di mitigare il rischio del folle investimento economico gli ho chiesto di inserire su entrambi due link ad articoli del mio blog e al mio profilo , per ottenere perlomeno qualche beneficio di SEO. Si sono rifiutati.
Superato qualche giorno, per sicurezza, ho deciso di acquistare ancora 12mila follower per $51.75. Me li consegnano un centinaio al giorno per 4 mesi, per non fare insospettire Instagram: effettivamente passare da qualche centinaio a 12.000 follower in poco tempo risulterebbe molto sospetto.
Come è andata a finire

Sono passati meno di 20 giorni da quando ho iniziato il processo e finalmente, dopo aver seguito tutta la procedura con attenzione, ho ricevuto una risposta da Instagram:
Sfortunatamente non siamo in grado di verificare il tuo account Instagram in questo momento.
Insomma niente da fare. Niente spunta blu, niente profilo verificato e $227.78 in meno su PayPal. Riproverò tra 30 giorni, la seconda submission è in omaggio. Bontà loro.
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